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La padronanza del linguaggio è basata una conoscenza implicita, operazionale, che può certo essere esplicitata nelle spiegazioni di grammatica, ma che funziona benissimo anche senza. Un'analoga distinzione tra conoscenza implicita e conoscenza esplicita si trova nei linguaggi del design. Anche questi vengono appresi tramite esposizione all'ecosistema di oggetti, aziende, fiere, eventi, mostre, riviste, blog che costituisce l'universo del progetto. E come non occorre studiare grammatica per parlare efficacemente, così non occorre studiare la grammatica del design per poterlo “parlare”…mehr

Produktbeschreibung
La padronanza del linguaggio è basata una conoscenza implicita, operazionale, che può certo essere esplicitata nelle spiegazioni di grammatica, ma che funziona benissimo anche senza. Un'analoga distinzione tra conoscenza implicita e conoscenza esplicita si trova nei linguaggi del design. Anche questi vengono appresi tramite esposizione all'ecosistema di oggetti, aziende, fiere, eventi, mostre, riviste, blog che costituisce l'universo del progetto. E come non occorre studiare grammatica per parlare efficacemente, così non occorre studiare la grammatica del design per poterlo “parlare” fluentemente. Tuttavia, mentre il design si avvia a diventare una professione di massa, si alza l'asticella delle competenze richieste per incidere nel design discourse, sia dal punto di vista culturale che da quello commerciale. E se l'esposizione diretta alle evoluzioni formali degli oggetti resta fondamentale per operare nel sistema design, il passaggio da una conoscenza empirica a una conoscenza strategica dei linguaggi è possibile solo sulla base di una comprensione specifica dei modi attraverso cui le estetiche degli oggetti rinviano ai significati culturali che le sottendono. Il presente ebook si propone in questo senso come “libro di grammatica” dei linguaggi del design, prestando particolare attenzione alla scena contemporanea. Non per sostituirsi all'esposizione diretta ai linguaggi ma per esplicitarne gli snodi estetico-culturali, al fine di favorire il passaggio da una conoscenza subita a una conoscenza agita del senso estetico degli oggetti.