Un lungo monologo, il corruttore. Il corruttore, l'uomo che risolve, l'uomo che tutti cercano, l'uomo da conoscere. L'uomo che assomma in sè il massimo bene e il massimo male, perché il corruttore, finisce che lo prendono. E allora cambia tutto. Qui c’è tutto, la metafora della società cicciotta e un po' squallida, il perbenismo, le chiacchiere. Tutto dentro un monologo di un uomo davanti al suo fiume. Questo racconto, di Mitia Chiarin, è il terzo classificato dell'edizione 2014 del premio Ezio Affini.