Nel godimento di un’opera in versi, resta valida l’obiezione evidenziata da Benedetto Croce, il quale affermava che la poesia è riservata agli iniziati, poiché molte persone non hanno gli strumenti per codificare il linguaggio che sottende al contenuto, alla comunicazione del poeta. Questo deve essere considerato un segno di libertà, la poesia rimane l’unica arte non soggetta alla commercializzazione, alla mercificazione, alle mode del momento che rendono equivalente la vendita di una opera d’arte a una saponetta. La poesia è come il canto dei delfini. Non tutte le orecchie possono percepirla. (Valeriu Butulescu) La poesia, in questa epoca digitale e alienante, è dare un altro significato al sacrificio di sé; e il poeta, tra le multiformi possibilità del divenire, si estingue nella parola.