L’antologia I racconti sul caffè raccoglie ogni anno premiati e segnalati del concorso Caffè Letterario Moak. Il volume della XIX edizione con i suoi quattordici racconti si connota per la varietà tematica con cui il caffè è stato narrato. Nello scorrere le pagine dell’antologia, sorseggiare il caffè può anche significare lo scorgere occhi innamorati da parte di un marito verso una moglie legati da anni, ma soprattutto dal rito speciale del caffè (Piccolo rituale).
E perché no? Veder nascere una sincera amicizia fra un ragazzo e la sua dirimpettaia non più così tanto giovane che ama raccontare aneddoti curiosi e scambiare confidenze fra due tazzine di caffè fumanti (L’ultima tazzina). Ma il caffè, si sa, può farci immaginare anche luoghi di fantasia e portarci, grazie al suo aroma inconfondibile, in un vicolo di una città a noi sconosciuta dove tutti si riuniscono per assaporare miscele di ogni tipo e per rallegrare il cuore (Vicolo del caffè); o ancora far riemergere certi ricordi oramai sepolti che riguardano un quadro e un’artista vissuta durante la Seconda guerra mondiale in Il posto di Elsa e infine può rendere l’atmosfera esotica e stuzzicante grazie al caffè condito con una particolare spezia di origine indiana in L’ultima bacca al cardamomo.
Questi sono solo alcuni esempi di come il caffè si diverta a mutar forma dato il suo essere cangiante e di come possa assumere fattezze, aromi sempre diversi, riuscendo a ricreare, di volta in volta, in base anche all’estro degli autori, ambientazioni uniche e speciali e a riportarci a ricordi che sembravano dimenticati, ma che sono invece rimasti indelebili nel nostro cuore.
Tutto questo ha colpito i lettori, i partecipanti stessi al concorso e noi che, dopo tanti anni, ci sorprendiamo ancora nel “leggere storie ricche di pathos ed intense emozioni.
E perché no? Veder nascere una sincera amicizia fra un ragazzo e la sua dirimpettaia non più così tanto giovane che ama raccontare aneddoti curiosi e scambiare confidenze fra due tazzine di caffè fumanti (L’ultima tazzina). Ma il caffè, si sa, può farci immaginare anche luoghi di fantasia e portarci, grazie al suo aroma inconfondibile, in un vicolo di una città a noi sconosciuta dove tutti si riuniscono per assaporare miscele di ogni tipo e per rallegrare il cuore (Vicolo del caffè); o ancora far riemergere certi ricordi oramai sepolti che riguardano un quadro e un’artista vissuta durante la Seconda guerra mondiale in Il posto di Elsa e infine può rendere l’atmosfera esotica e stuzzicante grazie al caffè condito con una particolare spezia di origine indiana in L’ultima bacca al cardamomo.
Questi sono solo alcuni esempi di come il caffè si diverta a mutar forma dato il suo essere cangiante e di come possa assumere fattezze, aromi sempre diversi, riuscendo a ricreare, di volta in volta, in base anche all’estro degli autori, ambientazioni uniche e speciali e a riportarci a ricordi che sembravano dimenticati, ma che sono invece rimasti indelebili nel nostro cuore.
Tutto questo ha colpito i lettori, i partecipanti stessi al concorso e noi che, dopo tanti anni, ci sorprendiamo ancora nel “leggere storie ricche di pathos ed intense emozioni.