Questo libro è l'esito di una ricerca teorica e storico-critica sulla traiettoria estremamente articolata degli interessi di Vico per la metafisica e la iurisprudentia prima delle Scienze nuove. Particolare rilievo conosce lo studio critico ed ecdotico dei tre libri del Diritto universale che segnano un momento significativo nella ridefinizione della connessione - piuttosto che della giustapposizione - di legge naturale e di diritto in divenire che, a differenza dello ius groziano tra le nazioni, teorizza il diritto storico delle nazioni. La modernità di Vico è attestata dal significato della domanda di unità di conoscenza umana e divina cui tenta di rispondere la via etica alla storia delle genti. Egli vede il verum nella storia per un'aspirazione a un concreto universale negli ideali che sono le "idee umane" costitutive della storia vissuta eticamente nell'esperienza religiosa.