"Attraverso l'opera iniziatrice di Havelock Ellis e di Sigmund Freud e gli studi recenti di Alfred Kinsey e dei loro colleghi, la nostra cultura è gradualmente pervenuta a considerare le questioni sessuali e il comportamento sessuale quali fenomeni adatti alla ricerca scientifica", scriveva Karl M. Bowmann. E se questa è ormai ritenuta la prospettiva giusta nella quale inserire l'opera provocatoria di Ellis, lo è soprattutto per quanto riguarda questo volume su I SOGNI EROTICI, in cui sono acquisiti all'osservazione scientifica non solo la pura fenomenologia dei sogni — fino ad allora sottovalutata come un fatto di rango inferiore, indegna dell'attenzione di un vero scienziato — ma, al fianco di Freud, il suo aspetto più scottante e taciuto, che fino a quel momento aveva fatto timido capolino solo in un certo tipo di memorialistica, stigmatizzata dall'ambiente vittoriano come sconsacrata ed indecente. Con questo libro, l'erotismo, presente nei sogni entra nella letteratura scientifica, e pretende si rompa il silenzio di circostanza che per troppo tempo gli ha alitato intorno e se ne inizi una soddisfacente interpretazione.