Un racconto delle vicende personali di una famiglia nobile di Ravanusa (Agrigento) a cavallo del secolo XX. I Gattopardi, abbandonano la loro livrea per ritrovarsi umani anche loro...
I Totomè del barone è frutto della mia fantasia. Immaginaria è tutta la storia, di storico c’è soltanto l’evento attorno a cui ruota
il racconto, l’incendio della Madrice nella notte tra il 4 ed 5 febbraio del 1955. Tutto il resto, personaggi, luoghi, tempi, è manipolato in modo funzionale alla narrazione. Certo, in qualche protagonista non può non ravvisarsi qualche personaggio realmente esistito, ma gli atteggiamenti, le idee, i comportamenti sono del tutto inventati. Invito perciò il lettore a non perdersi in inutili accostamenti tra lo storico e l’inventato e ad appassionarsi al mondo fantastico, che talvolta è più reale del reale. (L'autore)
I Totomè del barone è frutto della mia fantasia. Immaginaria è tutta la storia, di storico c’è soltanto l’evento attorno a cui ruota
il racconto, l’incendio della Madrice nella notte tra il 4 ed 5 febbraio del 1955. Tutto il resto, personaggi, luoghi, tempi, è manipolato in modo funzionale alla narrazione. Certo, in qualche protagonista non può non ravvisarsi qualche personaggio realmente esistito, ma gli atteggiamenti, le idee, i comportamenti sono del tutto inventati. Invito perciò il lettore a non perdersi in inutili accostamenti tra lo storico e l’inventato e ad appassionarsi al mondo fantastico, che talvolta è più reale del reale. (L'autore)