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VINCENZO NAPOLILLO, nato a Nusco e residente a Cosenza, ha conseguito due lauree presso l’Università degli Studi di Salerno: la prima in Pedagogia e l’altra in Sociologia. Ha insegnato Materie letterarie negli Istituti superiori di Amantea e di Cosenza. Ha superato a Roma il concorso di abilitazione all’insegnamento di Scienze umane e Storia.È Premio nazionale “Guido Dorso” di cultura politica. Socio dell’Accademia Cosentina, Membro della Deputazione di Storia patria per la Calabria, fa parte della Commissione per il processo di beatificazione di Gioacchino da Fiore. Presidente onorario…mehr

Produktbeschreibung
VINCENZO NAPOLILLO, nato a Nusco e residente a Cosenza, ha conseguito due lauree presso l’Università degli Studi di Salerno: la prima in Pedagogia e l’altra in Sociologia. Ha insegnato Materie letterarie negli Istituti superiori di Amantea e di Cosenza. Ha superato a Roma il concorso di abilitazione all’insegnamento di Scienze umane e Storia.È Premio nazionale “Guido Dorso” di cultura politica. Socio dell’Accademia Cosentina, Membro della Deputazione di Storia patria per la Calabria, fa parte della Commissione per il processo di beatificazione di Gioacchino da Fiore. Presidente onorario dell’Ucai di Cosenza, è stato riconosciuto “Eccellenza di Calabria”.Ha pubblicato importanti opere di storia, di critica letteraria, di poesie e numerosi profili di artisti viventi.Lo studio di Vincenzo Napolillo sui Calabro-Valdesi, che dimoravano in Calabria Citra, si fonda su criteri interpretativi privi di preconcetti e su una ricerca storica, che rende comprensibile a tutti l’entità del massacro del 1561, respingendo gli schieramenti ideologici contrastanti che ampliano o minimizzano il numero degli eretici sacrificati dall’inquisizione d’accordo con il braccio secolare, e ricostruendo dietro i numeri una storia impietosa, di efferatezza e d’intolleranza.