A cura di Sergio Campailla
Edizione integrale
Pubblicato in volume per la prima volta nel 1913, I vecchi e i giovani voleva essere il romanzo epocale di Pirandello: al centro della narrazione sono le vicende della famiglia dei Laurentano negli anni Novanta dell’Ottocento, nel periodo della creazione dei Fasci siciliani dei Lavoratori e delle lotte di classe tra i clericali e i sostenitori del nuovo regime liberale. Il contrasto generazionale tra i padri, che hanno fatto l’Unità, e i figli, che vedono nel loro conservatorismo la gretta difesa di ideali e interessi obsoleti, l’emergere della nuova borghesia capitalista, il naufragio dello spirito di rinnovamento che animava il Risorgimento: i protagonisti del romanzo incarnano le istanze più vive all’alba del nuovo secolo. Così, il principe don Ippolito di Colimbètra è il campione dell’aristocrazia reazionaria fedele ai Borbone, il figlio Gerlando è animato da idee rivoluzionarie in netta opposizione al tradizionalismo paterno, Mauro Mortara è un irriducibile garibaldino deluso dagli esiti delle lotte risorgimentali, don Flaminio Salvo è un potente banchiere che approfitta del decadimento della società italiana. I vecchi e i giovani è insomma la storia del fallimento dell’utopia risorgimentale, virata però dalla penna di Pirandello nel consueto gioco di specchi che rimandano all’universalità dell’uomo.
«La gioventù? Che poteva la gioventù, se l’avara paurosa prepotente gelosia dei vecchi la schiacciava così, col peso della più vile prudenza e di tante umiliazioni e vergogne? Se toccava a lei l’espiazione rabbiosa, nel silenzio, di tutti gli errori e le transazioni indegne, la macerazione d’ogni orgoglio e lo spettacolo di tante brutture?»
Luigi Pirandello
nato ad Agrigento nel 1867, si laureò in filologia a Bonn nel 1891. Iniziò la sua attività letteraria e teatrale quando Capuana lo introdusse nel mondo culturale romano. Dal 1897 al 1922 si dedicò all’insegnamento. Nel 1934 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936. Di Luigi Pirandello la Newton Compton ha pubblicato molte opere in volumi singoli e i volumi unici I romanzi, le novelle e il teatro; Tutti i romanzi e Novelle per un anno.
Edizione integrale
Pubblicato in volume per la prima volta nel 1913, I vecchi e i giovani voleva essere il romanzo epocale di Pirandello: al centro della narrazione sono le vicende della famiglia dei Laurentano negli anni Novanta dell’Ottocento, nel periodo della creazione dei Fasci siciliani dei Lavoratori e delle lotte di classe tra i clericali e i sostenitori del nuovo regime liberale. Il contrasto generazionale tra i padri, che hanno fatto l’Unità, e i figli, che vedono nel loro conservatorismo la gretta difesa di ideali e interessi obsoleti, l’emergere della nuova borghesia capitalista, il naufragio dello spirito di rinnovamento che animava il Risorgimento: i protagonisti del romanzo incarnano le istanze più vive all’alba del nuovo secolo. Così, il principe don Ippolito di Colimbètra è il campione dell’aristocrazia reazionaria fedele ai Borbone, il figlio Gerlando è animato da idee rivoluzionarie in netta opposizione al tradizionalismo paterno, Mauro Mortara è un irriducibile garibaldino deluso dagli esiti delle lotte risorgimentali, don Flaminio Salvo è un potente banchiere che approfitta del decadimento della società italiana. I vecchi e i giovani è insomma la storia del fallimento dell’utopia risorgimentale, virata però dalla penna di Pirandello nel consueto gioco di specchi che rimandano all’universalità dell’uomo.
«La gioventù? Che poteva la gioventù, se l’avara paurosa prepotente gelosia dei vecchi la schiacciava così, col peso della più vile prudenza e di tante umiliazioni e vergogne? Se toccava a lei l’espiazione rabbiosa, nel silenzio, di tutti gli errori e le transazioni indegne, la macerazione d’ogni orgoglio e lo spettacolo di tante brutture?»
Luigi Pirandello
nato ad Agrigento nel 1867, si laureò in filologia a Bonn nel 1891. Iniziò la sua attività letteraria e teatrale quando Capuana lo introdusse nel mondo culturale romano. Dal 1897 al 1922 si dedicò all’insegnamento. Nel 1934 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936. Di Luigi Pirandello la Newton Compton ha pubblicato molte opere in volumi singoli e i volumi unici I romanzi, le novelle e il teatro; Tutti i romanzi e Novelle per un anno.