«…udendo le sirene sie più forte, pon giù il seme del piangere ed ascolta…». Si apre così quello che è stato definito il più bel libro di poesia del novecento italiano, Il seme del piangere di Giorgio Caproni. Questo saggio ne ricostruisce filologicamente la prima sezione, quella dei celebri Versi livornesi, delineando la figura leggendaria della protagonista Annina. Tra quadri poetici e percezioni sensoriali, l'autrice approfondisce la figura di Giorgio Caproni come moderno storyteller, capace infatti di suggestionare il lettore grazie al profilo di una donna che prima di essere moglie e madre fu ragazza d'ingegno e fantasia.