Questo è un libro che vorrebbe gettare dei ponti. Non solo ponti fra la letteratura e il cinema, ma anche fra la teoria e la pratica realizzativa, fra il mondo accademico e il mondo professionale, fra lo stile erudito delle pubblicazioni critiche e analitiche e lo stile pragmatico – tanto da rischiare, a volte, una certa superficialità – dei manuali americani.
Abbiamo cercato una via di mezzo che potesse soddisfare tanto un lettore animato da curiosità intellettuale – che chiede precisazioni disciplinari e indicazioni bibliografiche per poter verificare e approfondire, seguendo le piste dei propri interessi –, quanto un lettore animato dalla voglia o dalla necessità del fare: quella a cui i libri americani si rivolgono quando il loro titolo inizia con How to Make... In materia di sceneggiatura, per esempio, ci sono manuali ben riusciti e di grande successo, come il Making a Good Script Great di Linda Seger o il più recente How to Adapt Anything into a Screenplay di Richard Krevolin. A quest’ultimo libro ci siamo in parte ispirati nella seconda parte del volume per la libertà nel metodo di analisi, che a nostro parere deve soprattutto servire a comprendere a fondo le specificità, i punti di forza e i lati deboli del singolo testo, senza rimanere vittima di schemi astratti e obbliganti, cui rischia di sfuggire l’originale ricchezza di un film, che è sempre un’opera d’arte nuova e “singolare”.
Letteratura e cinema sono nel mondo accademico due ambiti sostanzialmente separati. In questo libro cerchiamo di mostrare come questa separazione non renda conto dei continui e importantissimi reciproci influssi: questi due mondi sono di fatto molto più legati e comunicanti di quanto non siamo soliti pensare.
Tratto dalla Prefazione dell'Autore
Abbiamo cercato una via di mezzo che potesse soddisfare tanto un lettore animato da curiosità intellettuale – che chiede precisazioni disciplinari e indicazioni bibliografiche per poter verificare e approfondire, seguendo le piste dei propri interessi –, quanto un lettore animato dalla voglia o dalla necessità del fare: quella a cui i libri americani si rivolgono quando il loro titolo inizia con How to Make... In materia di sceneggiatura, per esempio, ci sono manuali ben riusciti e di grande successo, come il Making a Good Script Great di Linda Seger o il più recente How to Adapt Anything into a Screenplay di Richard Krevolin. A quest’ultimo libro ci siamo in parte ispirati nella seconda parte del volume per la libertà nel metodo di analisi, che a nostro parere deve soprattutto servire a comprendere a fondo le specificità, i punti di forza e i lati deboli del singolo testo, senza rimanere vittima di schemi astratti e obbliganti, cui rischia di sfuggire l’originale ricchezza di un film, che è sempre un’opera d’arte nuova e “singolare”.
Letteratura e cinema sono nel mondo accademico due ambiti sostanzialmente separati. In questo libro cerchiamo di mostrare come questa separazione non renda conto dei continui e importantissimi reciproci influssi: questi due mondi sono di fatto molto più legati e comunicanti di quanto non siamo soliti pensare.
Tratto dalla Prefazione dell'Autore