Il volume raccoglie una serie di fonti, in gran parte inedite, relative alla travagliata vicenda spirituale di Giacomo Broccardo (ca. 1518-ca. 1595). Arrestato nel 1568, fu avviato a suo carico un processo per eresia interrotto dalla fuga dell’inquisito. Da allora questo eccentrico intellettuale vicino al profetismo misticheggiante e cultore di filosofia, filologia greca ed ebraica, scienze naturali ed alchimia, peregrinò per l’Europa protestante, componendo varie opere: in alcune vi si leggono pagine autobiografiche straordinariamente incisive nel rievocare la drammatica esperienza vissuta dall’autore dinanzi al tribunale del Sant’Uffizio e nelle cupe carceri veneziane chiamate Pozzi.