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Gli approcci neoliberali alla salute la definiscono un’impresa individuale: l’immunità compromessa corrisponde simbolicamente a volontà debole e identità vulnerabile. A ben vedere ogni idea di salute deve misurarsi con il sé sociale, come afferma la psiconeuroimmunologia , che da decenni studia il cosiddetto modello biopsicosociale . Le ricerche pubblicate da Brain, Behavior and Immunity (rivista della Psychoneuroimmunology Research Society dal 1987) suggeriscono che ci siamo evoluti per prestare orecchio all’ambiente sociale, attraverso connessioni neuroimmuni nell’asse…mehr

Produktbeschreibung
Gli approcci neoliberali alla salute la definiscono un’impresa individuale: l’immunità compromessa corrisponde simbolicamente a volontà debole e identità vulnerabile. A ben vedere ogni idea di salute deve misurarsi con il sé sociale, come afferma la psiconeuroimmunologia, che da decenni studia il cosiddetto modello biopsicosociale. Le ricerche pubblicate da Brain, Behavior and Immunity (rivista della Psychoneuroimmunology Research Society dal 1987) suggeriscono che ci siamo evoluti per prestare orecchio all’ambiente sociale, attraverso connessioni neuroimmuni nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, tanto che sistema immunitario e comportamento sociale mostrano una co-regolazione e secondo alcuni modelli l’esposizione a stressor sociali incrementa l’attività pro-infiammatoria. Davanti a minacce social-valutative quali sconfitta e rifiuto, elicitanti vergogna e senso di fallimento, sono gli individui socialmente disconnessi a sviluppare più rapidamente stati infiammatori cronici e la cosiddetta risposta trascrizionale conservata alle avversità: un innalzamento stabile dell’attività pro-infiammatoria congiunto a una più debole risposta antivirale. D’altra parte in queste teorie l’ eudaimonia, intesa come cura delle connessioni positive, percezione di supporto, senso di vicinanza e collaborazione, edonia sociale, impatta ancor più significativamente sulla salute: fortifica il sistema immune, neuroendocrino, cardiovascolare e correla negativamente a depressione, disturbi cronici, malattie autoimmuni e cancro. Ciò può avere importanti applicazioni terapeutiche.