Sette racconti in corsa verso il romanzo. Tre giovinezze, la pesca al faro, il tiro a segno, la casa sotto la pioggia, la villa nella foresta, la lince, “una barca e il suo nome”. Due ristoratori inquieti, un cavallo falabella, una banca fragile, una sala chiusa dall'interno, una terrazza, un passato elementare, la merce, “le cene e la città”. Uno sceneggiatore, una produttrice e la sua segretaria, un treno, sonni difficili, il cinema, le trame, le idee, una sosta forzata, come in un film musicale, come in una tomba sotterranea, in giardino danza “la figlia del produttore”. Zero rischi e tutti i rischi, spionaggio, un colpo di stato, ferimenti, imboscate, teatrini, tesori, una banca in una baita, un Nobel postumo, “le missioni”. Numeri di varietà, una superficiale festa romana, la ragazza Anastasia, un editore e una aristocratica russa, la pesantezza mondana, rivoluzioni, scomuniche, stanze segrete, mattonelle di Vietri, biglie e accendini, un vescovo in rosa, una antica matrona e una parmigiana in uscita dalla vita e dalla cucina, “i nuovi eredi”. Dentro “il cantiere narrativo”. Finale “come la sinossi di un melodramma”. E questo è niente. (Tra virgolette i titoli dei racconti).