Il Compendio del Capitale, approvato dallo stesso Marx, è un'opera esemplare e del tutto riuscita, per sintesi e chiarezza dell'esposizione. Carlo Cafiero (1846 – 1892) è stato un anarchico e uno scrittore italiano. Dopo l'incontro a Londra con Karl Marx e Friedrich Engels, si accostò al marxismo, divenendo uno dei principali divulgatori del capitale di Marx. Successivamente si allontanò dal comunismo autoritario marxista, accostandosi al comunismo anarchico, di cui peraltro divenne uno dei principali esponenti. Insieme ad Andrea Costa, Giuseppe Fanelli, Errico Malatesta e Lodovico Nabruzzi, entrò a far parte della Lega Internazionale dei Lavoratori di Bakunin (una sorta di organizzazione segreta, dotata di speciali statuti). Cafiero era convinto che la società futura, realizzata dall'anarchia, avrebbe permesso una più equa distribuzione delle ricchezze e dei beni, la cui produzione sarebbe stata nettamente maggiore rispetto all'attuale perché conseguenza spontanea del lavoro libero e di liberi lavoratori, mossi dal solo desiderio di contribuire alla realizzazione di una società migliore e quindi privi di interessi egoistici e capitalistici. Per Cafiero in futuro ognuno potrà contribuire alla realizzazione della società secondo le proprie capacità e ricevere secondo i propri bisogni.