Opera postuma e pubblicata nel 1926, 'Il castello' è l'ultimo romanzo del grande autore cecoslovacco. Non conosciamo il nome del protagonista, noto solo con l'iniziale di K., e sappiamo che all'improvviso arriva in un villaggio sul quale sovrasta la figura di un misterioso castello. Da qui prende il via una vicenda che è stata tra le più studiate e discusse dell'intero Novecento. Secondo alcuni Kafka vuole qui esprimere la più alta sensazione di persecuzione, colpa e solitudine dell'uomo nei confronti delle autorità. Altri ne hanno diffuso un'interpretazione psicoanalitica, se ne è parlato anche come allegoria dell'uomo moderno che vive con angoscia la propria situazione di oppressione dal capitalismo. Rimane un affascinante e inquietante trattato sui temi della burocrazia e dell'alienazione dell'essere umano nei confronti di un sistema che lo invita continuamente a entrare a farne parte, ma contestualmente lo esclude e lo umilia. Uno dei grandi classici del Ventesimo Secolo.