Io volevo svelare la vera anima della mia travagliata città, la quale è la protagonista di tutta la vicenda. Fiume è una città tutta particolare e in un certo senso sconosciuta. Lettera di Osvaldo Ramous ad Eraldo Miscia, (22 giugno 1969)“Fiume, cuore simbolo dell’Europa del secolo Ventesimo”, annota Osvaldo Ramous in una pagina del suo diario. E proprio partendo da una città particolare, multietnica, multinazionale, città di confine, che l’autore vede mutare nel corso della storia, Ramous scopre la vera ricchezza e gli autentici valori. Eppure nel contempo riesce sempre ad affermare di sentirsi un apolide, un cittadino del mondo che nella cultura vede il ponte tra gli uomini e le civiltà. Ma il rispetto delle civiltà deriva dal rispetto di se stessi, della propria lingua e cultura. La lezione di Ramous così si fa preziosa: amare la propria città, difendere strenuamente l’appartenenza a una cultura di fronte ai confini politici ma, soprattutto, di fronte a quelli mentali.GIANNA MAZZIERI SANKOVIĆ