Quando conservazione fa rima con distruzione.Questo potrebbe essere il sottotitolo di un libro che, rivolto più alle persone comuni che agli addetti ai lavori, indaga cause ed effetti delle leggi e degli atteggiamenti culturali di "tutela" dei nostri Centri Storici.Un concetto di tutela confuso con quello di conservazione integrale del costruito, infatti, ha interrotto un processo di modifica del tessuto urbano che da sempre ha caratterizzato e dato forma alle città storiche. Ci si è occupati di conservare i contenitori (le case) e non i contenuti (gli abitanti e le loro mutate esigenze di vita, così come i valori di socialità espressi dalla "città densa"), rendendo i Centri Storici sempre meno "luogo dell'abitare", e sempre di più triste emblema di un concetto di città che è progressivamente scomparso. Nel recupero di questi valori, e nella loro diffusione all'intero tessuto urbano, sta il futuro della città contemporanea.