Questo libro parla di fotografia. È un libro fotografico ricco di immagini. È un libro sulla metafisica della fotografia. Quindi è anche un libro di filosofia. È un omaggio al maestro Emanuele Severino, che ha influenzato in modo determinante il pensiero dell’autore su fotografia, tempo, morte. La fotografia ha sempre avuto a che fare con queste realtà. In modo misterioso ogni fotografia è un qualcosa che ha a che fare con il tempo, la trasformazione, la morte. Ce ne rendiamo conto in modo struggente quando osserviamo la foto di un nostro caro morto. Barthes con il suo La camera chiara ha offerto ai fotografi motivazioni suggestive. Le sue parole sulla foto della madre bambina nel giardino d’inverno restano una luminosa verità. Emanuele Severino ha fornito all’autore un contesto del tutto nuovo. La fotografia appare così non più malinconicamente avvolta dalla tristezza dell’addio, ma testimonianza dell’essente eterno nel momento della rivelazione.