Il testo contiene riferimenti sessuali espliciti, ed è rivolto a un pubblico adulto e interessato a pornografia/erotismo. Qui di seguito un breve estratto. " Alan accartocciò le pagine dattiloscritte e cercò di non pensare a quante ore di lavoro straordinario gli fossero costate: si concentrò solo sulla rabbia che gli era lievitata dentro mentre leggeva. Non pensò neppure a masturbarsi, benché il suo pene lo pretendesse: d’altronde quell’appendice sembrava vivere di vita propria, e se inizialmente il “Club Letterario” aveva fornito stimoli fondamentali per animarlo, adesso esagerava. Comprando quella storia Alan si era impossessato della vita dei personaggi, e non aveva nessun’intenzione di cedere quel privilegio, nonostante l’autore stesse spingendo Xavier verso la redenzione. Già. L’autista stallone, dopo anni di stravizi e perversioni a comando, incontrando l’ennesima puttana pagata dalla moglie del capo, si perdeva nel suo odore di cavalla in calore e si trasformava in un cavaliere senza macchia e senza paura… ‘ffanculo! D’accordo, non era ancora successo, anzi, a voler essere sinceri non era nemmeno riuscito a scoparsela, e il trattamento che la signora Stanford aveva in serbo per lui sembrava promettere bene. E che cavolo! Alan ignorava come mai Xavier non potesse rimanere come lo s’intuiva dalle prime pagine: misterioso ed intoccabile, fatta eccezione per qualche lingua particolarmente dotata, che sapesse scorrere tra l’ano e i testicoli sinuosa come un serpente ma assai più calda. Era forse credibile l’arrivo di una qualunque Dolores Fuego dai misteriosi poteri, che riusciva a spostare il centro dell’interesse dalla punta del cazzo al calore dello sguardo? Si ammazzava di lavoro per comprare quella roba nell’intento di ritrovarselo duro come il legno e con un impellente bisogno di venire: non gli serviva la poesia, semmai un po’ d’intelligenza."