Quante volte, dopo una prestazione non conforme alle aspettative o al proprio potenziale, avete sentito dire o detto: “È un buon atleta… peccato per la sua testa!” oppure: “Oggi non ci stavo con la testa”, “la mia testa era da un’altra parte”? Coaches, allenatori, maestri, insegnanti e atleti di ogni grado riconoscono nella mentalità e nell’atteggiamento abilità imprescindibili alla prestazione di qualità, ma allo stesso tempo non vi dedicano la dovuta attenzione e soprattutto non la allenano con lo stesso impegno, cura meticolosa e risorse che dedicano agli altri aspetti della competizione sportiva. Nelle pagine di questo libro vi verrà spiegato come alla formazione della mentalità di un atleta partecipi la società intera, non solo la comunità sportiva, e che, al pari delle altre abilità, può essere, anzi debba essere insegnata, educata e allenata. Una mission per i coaches, allenatori, maestri e gli insegnanti del futuro affinché la pratica sportiva ritorni di diritto a svolgere un eminente compito educativo nel percorso umanistico - formativo dell’individuo. Dopo il grande successo de Il Cervello Tennistico, l’Autore presenta un nuovo e ancor più intrigante testo di ricerca che scandaglia approfonditamente i meandri, i metodi e i discorsi del coaching sportivo. Sono sottoposti ad attento vaglio critico i limiti, le storture e gli impedimenti dell’educazione, della società e del tempo che ostacolano la mentalità vincente imprescindibile per un atleta. Un testo dal carattere fortemente pedagogico destinato a diventare un punto di riferimento e una pietra angolare nel dibattito sulle linee, direzioni, metodi e strumenti del coaching sportivo. Tra le pagine di questo libro troverete: • ampia e dettagliata spiegazione della differenza tra approccio psicologico e quello di coaching; • in cosa consistono i limiti e l’autoreferenzialità di alcune discipline che lavorano nell’ambito della mentalità; • una disamina critica di come i discorsi e le narrative di coaching sportivo vengano costruite a tavolino; • il percorso attraverso il quale una persona, e perciò anche l’atleta, apprende e usa la mappa concettuale che la muove ad agire in un modo piuttosto che in un altro; • la differenza tra emozione e sensazione e come l’associazione tra le due venga appresa dall’essere umano attraverso intenzionalità collettiva; • com’è possibile costruire una cultura sportiva adattiva attraverso un atteggiamento diverso dell’ambiente educativo verso la persona; • gli obiettivi adattivi che permettono ad una persona, un atleta, un insegnante di educare, nutrire e far fiorire una mentalità vincente attraverso un percorso di coaching. Federico Di Carlo è un coach certificato dalla Global Professional Tennis Coach Association (riconosciuta dalla ATP) e della International Shooting Sport Federation (ISSF). È membro del comitato di ricerca della International Sport Mental Coach Association per la quale svolge docenza. Oltre ad aver pubblicato Il Cervello Tennistico (2012) e The Tennis Brain (2017) è autore di diversi articoli di ricerca a livello internazionale pubblicati sul giornale della International Tennis Federation (ITF) e sul Journal of Sports Science. Collabora con diverse strutture sportive come mental trainer e segue numerosissimi atleti/e in molteplici discipline sportive, rivolgendo particolare attenzione a quelli/e che svolgono attività agonistica ad alto livello.