Ladies & gentlemen, signore e signori, ecco servitavi un'altra vivida immersione avventurosa, torbida e chiaroscurale, ambientata nei foschi dedali stradali, specialmente neuronali, d'una contorta, introspettiva anima solitaria e profondamente riflessiva che eternamente esplorerà ardimentosamente il cuore pulsante e al contempo rabbrividente d'una fantasmatica, tetra città spettrale e assai cupa che cela neri scheletri nell'armadio dei più insospettabili, terribili e orrifici. Il commissario Falò è un tenebroso uomo assai intuitivo e dall'innato cervello fino che, con imperturbabile aplomb impeccabile e unico, inappuntabile stile superlativo, ragiona in modo ponderoso sui delitti di cui è ricolmo tal mondo sovente cattivo, sprofondandovene melanconicamente e scrupolosamente, eviscerando i suoi stessi dubbi amletici financo esoterici, talvolta irrisolti e tremendi. È un investigatore privato delle verità all'apparenza più insondabili e misteriche da lui scandagliate e svelate con acume indagatorio dei più chirurgicamente raffinati. È un uomo che elucubra inequivocabilmente e impareggiabilmente oltre ogni dire in merito a tutti i neri crimini aberranti per risalirne alle origini nello svelarvi gli insiti, insediatisi arcani raggelanti e i lor mali primigeni, forse inestinguibili e ferali, altresì da lui denudati, puniti e smascherati con temerarietà inaudita. È un coriaceo man lui stesso incarnazione del noir più sulfureo, dal fiuto da tartufo e dall'indole congenitamente, brillantemente deduttiva che stana ogni lupo cattivo acquattato al buio, in quanto inspector vivente e un lucente incrocio incarnato tra il celeberrimo detective Philip Marlowe, nato, ça va sans dire, dalla stilografica penna immaginifica di Raymond Chandler, e l'impareggiabile Hercule Poirot, partorito invece dalla fervida fantasia della geniale giallista Agatha Christie. Il Falò!