Il Comportamento Magico è una sintesi storico-filosofica e psicologica del fenomeno magico, inteso come tecnica di affidamento e di salvezza, che parte dalla definizione della parola “magia” per descrivere le sue possibili declinazioni in magia bianca, verde, grigia, rossa, nera e blu. Attraverso una carrellata storica, nel tempo, vengono presentate le varie forme e tipologie di magia utilizzate dai popoli, dal più lontano passato fino all’attualità dell’oggi, e sono presi in considerazione gli aspetti più filosofico-teorici del pensiero magico, utilizzato come tecnica pratica di controllo della realtà e come affermazione di potere sul mondo, mettendo in luce la differenza intercorrente
tra magia, religione e pensiero scientifico.
I “comportamenti magici” esprimono tradizioni, usi, costumi, ma anche pregiudizi delle popolazioni, e costituiscono, pertanto, vere e proprie tecniche di sopravvivenza dei popoli, ma anche stati patologici o più direttamente correlati e correlabili a quella che l’Etnologo Ernesto de Martino ha definito, nei suoi studi, “miseria psicologica” di certa gente del Mezzogiorno Italiano. Lo studio condotto propone un’interpretazione finale della magia che, a parere dei due autori del testo, è malattia e cura terapeutica ad un tempo, a seconda di
quale sia l’uso che, del comportamento magico, se ne voglia fare. I riferimenti scientifici, storico-filosofici, etnologici, sociologici e psicologici, agli autori presi in esame, sono plurimi e tutti degni di nota, perché trattasi di lavori prodotti da autorevoli studiosi e da ricercatori di primissimo piano, nelle loro discipline.
Il Comportamento Magico è, per questi motivi, un libro attuale, che si propone al lettore attraverso suggestioni originali e nuove. Da leggere e da conoscere per le svariate possibili chiavi ermeneutiche che suggerisce negli ambiti entro i quali dispiega la sua ricerca.
tra magia, religione e pensiero scientifico.
I “comportamenti magici” esprimono tradizioni, usi, costumi, ma anche pregiudizi delle popolazioni, e costituiscono, pertanto, vere e proprie tecniche di sopravvivenza dei popoli, ma anche stati patologici o più direttamente correlati e correlabili a quella che l’Etnologo Ernesto de Martino ha definito, nei suoi studi, “miseria psicologica” di certa gente del Mezzogiorno Italiano. Lo studio condotto propone un’interpretazione finale della magia che, a parere dei due autori del testo, è malattia e cura terapeutica ad un tempo, a seconda di
quale sia l’uso che, del comportamento magico, se ne voglia fare. I riferimenti scientifici, storico-filosofici, etnologici, sociologici e psicologici, agli autori presi in esame, sono plurimi e tutti degni di nota, perché trattasi di lavori prodotti da autorevoli studiosi e da ricercatori di primissimo piano, nelle loro discipline.
Il Comportamento Magico è, per questi motivi, un libro attuale, che si propone al lettore attraverso suggestioni originali e nuove. Da leggere e da conoscere per le svariate possibili chiavi ermeneutiche che suggerisce negli ambiti entro i quali dispiega la sua ricerca.