Un affascinante viaggio nei paesi dell’ex Unione Sovietica per constatarne il prima e il dopo, le contraddizioni di ieri che si rispecchiano inevitabilmente nei contrasti di oggi.
Le radici del presente si ritrovano in immagini ed esperienze di un passato recente che sembra però remoto a causa degli stravolgimenti di un mondo che si è allineato, nel bene e nel male, al resto del pianeta.
Non manca una interessante incursione nella storia del nostro paese quando, sulla scia dell’ideologia comunista, si innescarono il movimento studentesco del 1968 e le Brigate Rosse negli anni Settanta. Fino ad arrivare all’odierno conflitto che vede schierate Russia e Ucraina.
Testimonianze in prima persona del dissolvimento di un sogno che si è perso lungo gli anni tra tragedie, incomprensioni, dittature e un senso inespresso di delusione in chi aveva creduto che tutto fosse possibile.
Emanuele Librino nasce a Palermo e vi rimane fino alla laurea in ingegneria elettrotecnica.
Sul finire degli anni Settanta si trasferisce nel Veronese perché assunto dalle Ferrovie dello Stato.
Lì mette su famiglia ed esercita l’attività lavorativa per quasi trent’anni, nel settore degli impianti elettrici ferroviari.
Raggiunto il pensionamento, ha potuto meglio appagare l’intensa voglia di viaggiare, visitando varie città e angoli d’Italia, nonché numerosi Paesi esteri sia europei che di altri continenti. Ciò che lo guida in questa scelta è la voglia di confrontarsi con altre culture, nella convinzione che ogni cultura abbia qualcosa da insegnarci. Molto interessante anche entrare in contatto con popoli che abitano in zone quasi disabitate (Mongolia, Groenlandia), per capire come, in tali condizioni di isolamento, riescano a soddisfare le varie esigenze, quali istruzione, assistenza sanitaria.
Le radici del presente si ritrovano in immagini ed esperienze di un passato recente che sembra però remoto a causa degli stravolgimenti di un mondo che si è allineato, nel bene e nel male, al resto del pianeta.
Non manca una interessante incursione nella storia del nostro paese quando, sulla scia dell’ideologia comunista, si innescarono il movimento studentesco del 1968 e le Brigate Rosse negli anni Settanta. Fino ad arrivare all’odierno conflitto che vede schierate Russia e Ucraina.
Testimonianze in prima persona del dissolvimento di un sogno che si è perso lungo gli anni tra tragedie, incomprensioni, dittature e un senso inespresso di delusione in chi aveva creduto che tutto fosse possibile.
Emanuele Librino nasce a Palermo e vi rimane fino alla laurea in ingegneria elettrotecnica.
Sul finire degli anni Settanta si trasferisce nel Veronese perché assunto dalle Ferrovie dello Stato.
Lì mette su famiglia ed esercita l’attività lavorativa per quasi trent’anni, nel settore degli impianti elettrici ferroviari.
Raggiunto il pensionamento, ha potuto meglio appagare l’intensa voglia di viaggiare, visitando varie città e angoli d’Italia, nonché numerosi Paesi esteri sia europei che di altri continenti. Ciò che lo guida in questa scelta è la voglia di confrontarsi con altre culture, nella convinzione che ogni cultura abbia qualcosa da insegnarci. Molto interessante anche entrare in contatto con popoli che abitano in zone quasi disabitate (Mongolia, Groenlandia), per capire come, in tali condizioni di isolamento, riescano a soddisfare le varie esigenze, quali istruzione, assistenza sanitaria.