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Il Concilio di Trento :25 sessioni dal 13 dicembre 1545 al 4 dicembre 1563 in tre periodi: I-VIII sessione a Trento 1545-47 (IX-XI sessione a Bologna 1547) tutte sotto Papa Paolo III (1534-1549); XII-XVI sessione a Trento 1551-52 sotto Papa Giulio III (1550-1555); XVII-XXV sessione a Trento sotto Papa Pio IV (1559-1565).Dottrina sulla Scrittura e la tradizione, peccato originale e giustificazione, sacramenti e sacrificio della messa, culto dei Santi. Decreti di riforma.Fu indetto da parte cattolica in un momento estremamente delicato per l’Europa, scossa dalle istanze riformatrici di Lutero,…mehr

Produktbeschreibung
Il Concilio di Trento :25 sessioni dal 13 dicembre 1545 al 4 dicembre 1563 in tre periodi: I-VIII sessione a Trento 1545-47 (IX-XI sessione a Bologna 1547) tutte sotto Papa Paolo III (1534-1549); XII-XVI sessione a Trento 1551-52 sotto Papa Giulio III (1550-1555); XVII-XXV sessione a Trento sotto Papa Pio IV (1559-1565).Dottrina sulla Scrittura e la tradizione, peccato originale e giustificazione, sacramenti e sacrificio della messa, culto dei Santi. Decreti di riforma.Fu indetto da parte cattolica in un momento estremamente delicato per l’Europa, scossa dalle istanze riformatrici di Lutero, al fine di tentare una riconciliazione religiosa, promuovendo la condanna degli errori nel campo della fede insieme alla riforma dei costumi del clero e della società in generale.Trento, dopo anni di trattative, venne scelta quale sede dell’assise cattolica nel 1542, in virtù soprattutto della sua posizione geografica. Si presentava infatti come una città fortificata, sede di un principato vescovile, fedele sia al Papa che all’Imperatore ma politicamente autonomo, inoltre si trovava sulla grande via di traffico che collegava il nord, e la Germania in particolare, con il sud, cioè con Roma. Non va inoltre dimenticata l’azione di renovatio urbis compiuta dal Principe Vescovo Bernardo Cles negli anni del suo principato (1514-1539); egli, grazie agli interventi architettonici e di risistemazione urbanistica, aveva trasformato Trento in una città moderna e accogliente, capace di stare al passo con i tempi e di offrire le strutture necessarie ad ospitare un evento di così vasta portata come un Concilio.Giunti a Trento i legati papali nel marzo 1545, il 13 dicembre dello stesso anno, con una lunga processione diretta alla Cattedrale cittadina, si diede inizio ai lavori. Gli storici suddividono gli anni del Concilio di Trento in tre periodi fondamentali:Primo periodo (13 dicembre 1545 - 13 settembre 1549) – 25 sessioni. Sono presenti 4 cardinali, 4 arcivescovi, 21 vescovi, 5 generali di Ordini religiosi, 42 teologi, 8 giuristi, 2 ambasciatori e 8 rappresentanti della nobiltà locale. Il legato Giovanni Maria Del Monte (futuro papa Giulio III), in qualità di presidente, dichiara aperto il Concilio. I lavori utilizzano sedi diverse: le sessioni generali e conclusive si tengono sempre in Duomo (Cattedrale di S. Vigilio), le riunioni preparatorie, invece, si svolgono per gruppi di argomenti nei palazzi dove risiedono i legati.11 marzo 1547: nella ottava sessione del Concilio, complice il timore di un’epidemia di tifo petecchiale, i padri decidono di trasferire i lavori a Bologna, anche per sottrarsi alla pressione imperiale che a Trento si faceva molto pesante. Tuttavia a Bologna nessun decreto viene promulgato.Secondo periodo (1 maggio 1551 – 28 aprile 1552) – 6 sessioni.Papa Giulio III riconvoca i padri conciliari a Trento. Alla ripresa delle assemblee preparatorie, l’affluenza è tale da rendere necessario lo spostamento dei partecipanti nella basilica di Santa Maria Maggiore. In questi anni sono emanati i decreti sull’Eucarestia, sulla Penitenza e sull’Estrema Unzione; tuttavia, per la difficile situazione politica e militare in Europa, il Concilio viene nuovamente sospeso.Terzo periodo (18 gennaio 1562 – 4 dicembre 1563) – 9 sessioni.Papa Pio IV convoca nuovamente il Concilio a Trento, dove i padri simultaneamente presenti raggiungono il numero di 237 e sono di nazionalità diverse: italiani, spagnoli, francesi, greci, savoiardi, tedeschi, inglesi, croati, moravi.I lavori conciliari si chiudono nel Duomo di Trento nel pomeriggio del 4 dicembre 1563 con l’approvazione degli ultimi decreti, sottoscritti ai piedi del Crocefisso ligneo, attualmente custodito nell’omonima cappella barocca in Cattedrale.