Italiani e stranieri, invischiati in una crisi che ha ragioni profonde, appaiono spesso in contrapposizione tra loro, specialmente se vivono esistenze ai margini della realtà sociale.
La difficoltà di rapporti tra nuclei conviventi è però all’ordine del giorno ovunque.
In questo spregiudicato romanzo breve, Franco Sorba mette a confronto due condomini vicini, uno tradizionale e uno abusivo e in entrambi tratteggia sotterranee tensioni a tratti irrazionali. In un contesto grottesco e frenetico, dove nessuno è dalla parte della ragione, bianchi e neri, immigrati e residenti, tutti hanno colpe e torti gravi e nessuno ha in realtà il diritto di scagliare la prima pietra.
Paradossalmente, una catena di inganni, favorirà una forma di riscatto, pur sempre gravato dalla mancanza assoluta di legalità e di confronto sociale.
La difficoltà di rapporti tra nuclei conviventi è però all’ordine del giorno ovunque.
In questo spregiudicato romanzo breve, Franco Sorba mette a confronto due condomini vicini, uno tradizionale e uno abusivo e in entrambi tratteggia sotterranee tensioni a tratti irrazionali. In un contesto grottesco e frenetico, dove nessuno è dalla parte della ragione, bianchi e neri, immigrati e residenti, tutti hanno colpe e torti gravi e nessuno ha in realtà il diritto di scagliare la prima pietra.
Paradossalmente, una catena di inganni, favorirà una forma di riscatto, pur sempre gravato dalla mancanza assoluta di legalità e di confronto sociale.