La rivoluzionarietà della speculazione bruniana si esercita nei confronti della tradizione di alcuni testi aristotelici fondamentali nella trasmissione del pensiero e della civiltà occidentale. In modo principale essa attacca e demolisce i capisaldi della "Metafisica" di Aristotele, per poter cominciare ad affermare - o, se si vuole, a riaffermare (visto il richiamo esplicito del filosofo nolano alla riflessione dei primi Presocratici) - il principio dell'infinito creativo e doppiamente dialettico. Il breve saggio segue la formulazione e lo sviluppo progressivo del testo aristotelico attraverso la critica esposta dalla riflessione bruniana. Alla fine viene presentata una breve bibliografia bruniana.