Edward si svegliò di soprassalto; uno strano sogno lo aveva improvvisamente riportato alla realtà, ricordava bene tutto quello che era accaduto. Si trovava in un luogo sconosciuto, un’ampia radura con alberi altissimi, forse sequoie di un verde intenso, e lungo un vialetto circondato da maestosi alberi. Camminava speditamente quando, all’improvviso, sentì il rumore dell’acqua che sembrava chiamarlo. Aumentò l’andatura e, finalmente, ai suoi occhi apparve una sorgente non molto grande con un’acqua cristallina che scendeva da una piccola cascata. Si fermò sulla riva e bevve avidamente, aveva una sete intensa e più beveva più questa aumentava. L’acqua era così pura, così limpida e il suo sapore lo sorprendeva sempre più, al punto che Eddy vi si immerse completamente. In lontananza sentì il suo nome gridato da una profonda voce maschile che gli diceva: “Eddy, tu sei il prescelto, presto saremo insieme”. Poi, si svegliò tornando alla realtà ma avvertendo la strana esigenza di immergersi ancora in quelle acque cristalline.