Sarìta è una bambina di undici anni, che ha già alle spalle una passato che vuole dimenticare. E coglie l’inizio delle scuole medie come un’occasione per ricominciare da capo. Cerca in ogni modo di pensare esclusivamente al suo futuro, senza però accorgersi che, ogni scelta che fa, ogni pensiero, ogni sentimento sono in realtà la conseguenza di quello che precedentemente le è accaduto. Cerca di sfuggire al suo passato, ma ogni più piccola cosa la riporta indietro nel tempo, facendola soffrire come allora. Racconta le vicende della sua attuale vita al suo più caro amico, forse inizialmente l’unico: Il Diario. Un essere dalle pagine bianche del tutto inanimato, che lei, nella sua fantasia, immagina possa ascoltarla davvero. In un clima di nuovi inizi, emerge la figura della signora Annacart, sua prossima insegnante di musica, a cui Sarìta si legherà molto, amandola con la stessa intensità con cui avrebbe amato sua zia, quella zia che non ha mai avuto, e che le è mancata.Fra i vari episodi, a momenti altamente ironici, in cui Sarìta parla delle battute fra compagni di scuola, o ironizza sul suo comportamento, che lei stessa ammette sia talvolta particolare, si alternano momenti di estrema drammaticità, in cui invece il passato la possiede, e non ha la forza di ridere.Sara Minervini è nata il 14 Marzo 1995 a Civitanova Marche. Nel 2008 ha vinto un premio di narrativa del ragazzo, Premio Scafati. Attualmente frequenta il Liceo Classico.Questo è il suo primo romanzo, scritto all’età di quindici anni.