Milano 1630. La città è piegata dalla peste nera che falcia ogni giorno uomini, donne e bambini. Il terrore serpeggia per le strade e il caldo afoso del mese di agosto fa imputridire i corpi sul selciato. Santiago e Isabella sognano una vita insieme lontano da tutto questo e soprattutto lontano dall’ombra oscura del marchese Ludovico Acerbi, l’uomo più potente di Milano. In quei giorni in cui nemmeno le preghiere sembrano avere effetto, la gente lo teme e lo invidia, perché di lui si dice che abbia la facoltà di rendere immune dal morbo chi gli sta intorno. Nessuno osa pronunciare il suo nome ad alta voce, ma sussurrando è così che lo chiamano: il Diavolo di Porta Romana.