Diritto d’autore è un testo che vuole rinnovare gli studi sulla materia in due direzioni:la prima esplicitando anche in modo letterario la nascita del diritto sia in Europa sia nei paesi anglosassoni in modo da far realmente comprendere quali siano stati i motivi dei ritardi e delle accelerazioni della normativa e come interessi contrastanti tra mercato e censura abbiano portato a svolte e pregiudizi. E’ suggestivo in tal senso intuire come diritto d’autore e copyright abbiano percorso due ellissi diverse per poi lentamente confluire verso lo stesso punto.La seconda ampliando il cammino del diritto nella direzione che la tecnica non impone ma suggerisce o stimola con l’improvvisa quanto tumultuosa moltiplicazione delle possibilità di utilizzo delle opere tramite internet.Il tentativo è stato quello di realizzare un’opera non pedante né professorale ma pedagogica nel senso positivo del termine, critica ove necessario, aperta al futuro con tutte le incertezze del caso, ma capace ove possibile di appassionare il lettore con storie, aneddoti, verità scomode e verità nascoste.Gli autori hanno poi preteso, seguendo una propria concezione editoriale ed un proprio disagio, di non inserire note nelle pagine del testo ma di esaurire i concetti e la indicazione nel corpo della scrittura principale evitando così il fastidioso “rimbalzo” di lettura.Il risultato finale, secondo le premesse, potrebbe essere quello di un testo non riservato esclusivamente agli addetti ai lavori ma anche a chi sia interessato allo sviluppo “civile” e “storico” di una materia che fa da base alle attività culturali e che è stata lo specchio delle traversie che la stessa cultura ha dovuto affrontare confrontandosi con l’autorità, il potere, i pregiudizi e l’avidità. Ne è uscita vincitrice? Forse si, seguendo il testo, perché molte catene sono state spezzate e l’autore non è più ostaggio, forse no se pensiamo che la cultura debba essere del tutto libera da qualunque costrizione e norma .Lo scontro tra filosofia e mercato, tra possesso e libertà culturale è ancora in atto e mentre le norme tardano ad adattarsi e rifuggono dal pianificare il futuro, la tecnica travolge tutto e tutti e procede senza sosta.