Quando Mina e Lucio finiscono di cantare, nello studio di Teatro 10 succede qualcosa di eccezionale. Il pubblico è come impazzito, non smette di applaudire. Gli assistenti di studio e la regìa cercano di spegnere l’entusiasmo: è troppo! è troppo! Ma nessuno vuole fermarsi. La magnifica, trascinante performance di Mina e Lucio ha stregato tutti: in quel momento sanno di aver vissuto qualcosa di inaspettato. Un evento straordinario. Unico. Domenica 23 aprile 1972, ore 21 e 47: una cometa attraversa il cielo televisivo d’Italia. Passa velocissima e quasi inosservata: di fronte ai nostri occhi vive appena otto minuti e 23 secondi, e i giornali dell’epoca ne parleranno poco o nulla, comunque senza entusiasmo. Eppure la luce di quella cometa è così forte che oggi illumina ancora la nostra idea di spettacolo perfetto. E la cometa è anche tuono e avvolge l’Italia in una musica destinata a non invecchiare mai. Il 23 aprile 1972 l’Italia assiste all’incontro unico e irripetibile fra Mina e Lucio Battisti sul palcoscenico di Teatro 10: Mina e Lucio, insieme. Una scheggia di tv entrata nella memoria collettiva: le canzoni di Lucio, la voce di Mina, i loro sguardi complici, la band dei «Cinque amici da Milano»… Ma quel duetto è stato molto più di otto minuti e 23 secondi di parole e musica. È stato un’avventura creativa sorprendente ed entusiasmante; la scommessa di Mina, una stella sull’orlo di una crisi di nervi; l’ultimo spettacolo di Battisti, un artista che non voleva diventare stella; il tramonto della grande “Rai Broadway” in bianconero che aveva accompagnato il grande sogno dell’Italia del Boom… Cinquant’anni dopo, con questo libro andiamo dietro le quinte di Teatro 10, in studio di registrazione con Lucio Battisti, nella tempestosa vita quotidiana di Mina, sul treno che nel cuore della notte porta un gruppo di musicisti a Roma, di fronte al pubblico del Teatro delle Vittorie, nelle emozioni di chi c’era. Nel cuore di una tempesta di applausi che non potrà mai essere dimenticata.