L’Artista, bibliotecario e studioso Lucio Tarzariol da Castello Roganzuolo mette in luce e argomenta con nuove prove tangibili l’incredibile testimonianza di un parroco veneto che conferma la presenza del Caporale Adolf Hitler in Italia, a Soligo nel 1917, durante la prima Guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto. Hitler, dopo una breve vacanza concessa dal suo reggimento (il 16° RIR List) che lo vede prima a Dresda poi a Berlino, entra in un servizio di sussistenza alla fanteria austro-ungarica, e giunto in Italia, a Soligo, tesse una relazione sentimentale con una giovane del posto che da lui ebbe anche un figlio nato nel 1919. Una storia poco conosciuta, “che appare incredibile”. L’autore raccoglie e presenta le prove e le testimonianze dell’anziano parroco di Soligo che giungono dal quel piccolo paese della provincia di Treviso, arricchite di nuove indagini e di nuove prove fotografiche e documentali che testimoniano la veridicità del fatto. Il testimone chiave rimane don Giovanni Pasin, allora parroco di Soligo, che faceva parte della congregazione di carità di Farra di Soligo (1881-1970), un parroco con una fama alquanto impeccabile, un amico personale di Giovanni XXIII e del cardinale Piazza, Patriarca di Venezia, nonché anche amministratore dell’Istituto Ospedaliero Bon Bozzola. La notizia pare essere ben fondata, Adolf Hitler era in Italia tra la fine del 1917 e la primavera del 1918. L’autore ricerca ed espone le prove fotografiche, le testimonianze raccolte nel tempo, le recenti conferme, le nuove prove fotografiche e calligrafiche, le prove circostanziali che confermerebbero tale verità: “Hitler lasciò un erede in Italia ”.