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Una nuova raccolta di racconti scritti da Grazia Deledda tra il 1921 e il 1923. Sono prevalentemente testi brevi e dei ventisette che compongono il libro soltanto due sono lunghi. Come in grande parte della sua produzione, la Sardegna è il teatro di alcune novelle ma ci si sposta anche sulla riviera romagnola, un luogo di villeggiatura amato dall'autrice premio Nobel, e anche in una Roma insolita, periferica e lontana dai fasti e dalla maestosità del centro. Tra elementi autobiografici e ispirazioni di pura narrativa, un altro capolavoro di una delle scrittrici più influenti e ammirate della…mehr

Produktbeschreibung
Una nuova raccolta di racconti scritti da Grazia Deledda tra il 1921 e il 1923. Sono prevalentemente testi brevi e dei ventisette che compongono il libro soltanto due sono lunghi. Come in grande parte della sua produzione, la Sardegna è il teatro di alcune novelle ma ci si sposta anche sulla riviera romagnola, un luogo di villeggiatura amato dall'autrice premio Nobel, e anche in una Roma insolita, periferica e lontana dai fasti e dalla maestosità del centro. Tra elementi autobiografici e ispirazioni di pura narrativa, un altro capolavoro di una delle scrittrici più influenti e ammirate della letteratura italiana. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.