Il saggio prende avvio dalle proteste popolari contro il progetto di due mega impianti inquinanti di trattamento rifiuti che hanno visto come scenario la media valle del fiume Crati in Calabria tra la fine degli anni novanta del secolo scorso e i mesi a cavallo tra il 2013 e il 2014. A partire da queste esperienze di impegno e di lotta popolare a tutela degli equilibri ecoambientali del territorio, l'autore propone strategie alternative per la gestione dei rifiuti e piu' in generale per lo sviluppo delle zone rurali interne e dei borghi storici attraverso la la riscoperta delle identita', delle tradizioni e delle risorse paesaggistiche, storico-culturali, agricole, enogastronomiche e folcloristiche locali : in una parola agricultura. In un intero capitolo del volume viene tracciata una mappa dei disastri ambientali in quella che viene definita la Calabria dei fuochi. Infine l'autore, nel ripercorrere le tappe fondamentali del movimento ecologista nel novecento ne mette a nudo limiti e contraddizioni. Tale variegato mondo, ha subito, sempre secondo lo scrittore, strumentalizzazioni politiche che ne hanno svuotato le enormi potenzialita', relegandolo in gabbie ideologiche prive di qualsivoglia fondamento storico.