Ecco come è possibile, attraverso un’ardita, intelligente, colta rappresentazione teatrale, offrire una profonda e significativa metafora dei tempi, che hanno visto (e vedono) la grande mistificazione del potere (politico, religioso, ecc.). Potere che nei secoli ha tentato spesso di distruggere il libero arbitrio, lo sciogliersi indipendente del pensiero, il crearsi di autonome opinioni, la possibilità di esternarsi senza vincoli, di arricchire la mente, non solo con la violenza fisica, ma anche e soprattutto con l’intento sottile e malvagio di spegnere o stravolgere la cultura, manipolandola o “nascondendola” a piacere...