Le recenti auto-immolazioni nel fuoco da parte di tibetani, monaci e monache, laici e laiche, risultano essere tra i maggiori fenomeni di auto-immolazione nel mondo contemporaneo. Si tratta di suicidi oppure di sacrifici e, dunque, di atti di martirio? Sono atti giustificabili secondo l’etica buddhista? E soprattutto: perché ora? Con questo testo, ARPANet e l'autrice intendono offrire una prima analisi politico-religiosa di un tragico fenomeno pressoché ignorato in Italia.