Estate 1986. Augusto è un adolescente problematico in vacanza sulla Riviera dei Cedri, ottanta chilometri di selvaggia costa calabrese che abbraccia il blu cobalto del Mar Tirreno. È qui che muoverà i primi passi nel mondo degli adulti, riflettendo sulla propria esistenza e provando per la prima volta profondamente sulla sua pelle il significato di pregiudizio e diffidenza. L'incontro con la trasgressione tipica dell'heavy metal, con l'estetica dark, con l'irriverenza punk e con la brutalità degli skinheads, muterà radicalmente il suo modo d'essere. Concetti per lui inizialmente vuoti quali appartenenza, controcultura e antagonismo diventeranno all'improvviso la stella polare di un avvenire a cui guardare se non con ottimismo, quantomeno con fiducia. Dulcis in fundo, finanche l'instancabile ricerca dell'anima gemella assumerà connotati meno sofferti quando si imbatterà in Amadahy, una ragazza hippie con vent'anni di ritardo. A contorno del tutto, assumeranno rilievo le drammatiche esperienze del periodo: l'eroina, l'Aids, gli istituti di correzione per ragazzi difficili, la solitudine dei pomeriggi trascorsi davanti alla tv, la depressione di un'epoca in cui il benessere materiale prevaleva spudoratamente su quello spirituale. Un viaggio a ritroso nel mondo dimenticato degli anni '80: quello fatto di perbenismo, ipocrisia e intolleranza, ma anche di passioni brucianti, amore travolgente ed amicizia incondizionata.