Inverno 1931. Cambio forma di diario, anche perché esternamente questo notes deve essere quanto più possibile diverso da quello terminato. Spero e intendo che tanto più sia diverso il contenuto.
Scrivo per il lungo e con calligrafia di media grandezza, perché così soprattutto mi trovavo bene in questi ultimi tempi, scrivendo sui foglietti di un blocco.
Desidero che l’atto materiale dello scrivere mi divenga il più naturale, il più comodo, il più inavvertito possibile, per potermi completamente immedesimare in queste note. La rapidità con cui scrivo mi permette quasi di fissare immediatamente il mio pensiero, senza doverlo troppo rallentare per l’atto materiale della mano. Tanto più immediato quindi ne risulterà lo scritto. Se non fosse tale non avrebbe ragione d’essere.
Falsità, falsità. Io sono falso, tutti sono falsi, e tutto è così falso, che dubito persino che esista una verità. Mi sembra che ciascuno si crei una verità a proprio uso e consumo, e in essa credano di individuare la verità assoluta. Esiste questa realmente, e c’è qualcuno che la veda? O è un miraggio? O esiste solo l’uomo con le sue passioni? Forse la verità è solo nell’istinto brutale, ed ogni sforzo che l’uomo fa per elevarsi, non è che una menzogna.
Scrivo per il lungo e con calligrafia di media grandezza, perché così soprattutto mi trovavo bene in questi ultimi tempi, scrivendo sui foglietti di un blocco.
Desidero che l’atto materiale dello scrivere mi divenga il più naturale, il più comodo, il più inavvertito possibile, per potermi completamente immedesimare in queste note. La rapidità con cui scrivo mi permette quasi di fissare immediatamente il mio pensiero, senza doverlo troppo rallentare per l’atto materiale della mano. Tanto più immediato quindi ne risulterà lo scritto. Se non fosse tale non avrebbe ragione d’essere.
Falsità, falsità. Io sono falso, tutti sono falsi, e tutto è così falso, che dubito persino che esista una verità. Mi sembra che ciascuno si crei una verità a proprio uso e consumo, e in essa credano di individuare la verità assoluta. Esiste questa realmente, e c’è qualcuno che la veda? O è un miraggio? O esiste solo l’uomo con le sue passioni? Forse la verità è solo nell’istinto brutale, ed ogni sforzo che l’uomo fa per elevarsi, non è che una menzogna.