Introduzione di Italo Alighiero Chiusano
Edizione integrale
Ambientato in un collegio militare ai confini orientali dell’impero austroungarico, Il giovane Törless è il romanzo che consacrò come grande scrittore il venticinquenne Robert Musil. Nell’universo repressivo di un convitto – dietro cui si riconosce l’accademia militare realmente frequentata dall’autore e definita da Rilke «l’ABC dell’orrore» –, la forzata convivenza, la solitudine e l’ottusa disciplina si accompagnano allo stabilirsi di un rapporto di dipendenza del piccolo Basini verso tre cadetti più grandi, tra cui Törless, che trascolora in una sopraffazione sadica e omosessuale. La messa a nudo del fondo ambiguo e irrazionale che è in ognuno di noi si presenta in un contrasto solo apparente con le ardite meditazioni svolte da Törless sui numeri immaginari, un tema che il Musil maturo rappresenterà nel rapporto tra “anima” e “esattezza”. «Vi è in me qualcosa di oscuro», dice Törless, «sotto a tutti i pensieri, qualcosa che non posso misurare con i pensieri, una vita che non si esprime in parole e che pure è la mia vita».
Robert Musil
nacque nel 1880 a Klagenfurt da un’agiata e colta famiglia austriaca. Frequentò un collegio militare, si laureò in ingegneria a Vienna e si specializzò in filosofia a Berlino. Esordì con Il giovane Törless (1906). A questa esperienza letteraria seguirono diverse novelle vicine all’espressionismo, nonché alcuni drammi teatrali, tutti anticipazioni del suo romanzo principale, L’uomo senza qualità, cui lavorò infaticabilmente dal 1929 fino alla morte. Negli anni Trenta, con l’ascesa di Hitler al potere, si trasferì da Berlino a Vienna, e poi, dopo l’annessione dell’Austria al Terzo Reich, in Svizzera. Morì in esilio a Ginevra nel 1942. La Newton Compton ha pubblicato anche L’uomo senza qualità e la raccolta L’uomo senza qualità - Il giovane Törless - Congiungimenti.
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Ambientato in un collegio militare ai confini orientali dell’impero austroungarico, Il giovane Törless è il romanzo che consacrò come grande scrittore il venticinquenne Robert Musil. Nell’universo repressivo di un convitto – dietro cui si riconosce l’accademia militare realmente frequentata dall’autore e definita da Rilke «l’ABC dell’orrore» –, la forzata convivenza, la solitudine e l’ottusa disciplina si accompagnano allo stabilirsi di un rapporto di dipendenza del piccolo Basini verso tre cadetti più grandi, tra cui Törless, che trascolora in una sopraffazione sadica e omosessuale. La messa a nudo del fondo ambiguo e irrazionale che è in ognuno di noi si presenta in un contrasto solo apparente con le ardite meditazioni svolte da Törless sui numeri immaginari, un tema che il Musil maturo rappresenterà nel rapporto tra “anima” e “esattezza”. «Vi è in me qualcosa di oscuro», dice Törless, «sotto a tutti i pensieri, qualcosa che non posso misurare con i pensieri, una vita che non si esprime in parole e che pure è la mia vita».
Robert Musil
nacque nel 1880 a Klagenfurt da un’agiata e colta famiglia austriaca. Frequentò un collegio militare, si laureò in ingegneria a Vienna e si specializzò in filosofia a Berlino. Esordì con Il giovane Törless (1906). A questa esperienza letteraria seguirono diverse novelle vicine all’espressionismo, nonché alcuni drammi teatrali, tutti anticipazioni del suo romanzo principale, L’uomo senza qualità, cui lavorò infaticabilmente dal 1929 fino alla morte. Negli anni Trenta, con l’ascesa di Hitler al potere, si trasferì da Berlino a Vienna, e poi, dopo l’annessione dell’Austria al Terzo Reich, in Svizzera. Morì in esilio a Ginevra nel 1942. La Newton Compton ha pubblicato anche L’uomo senza qualità e la raccolta L’uomo senza qualità - Il giovane Törless - Congiungimenti.