Fantascienza - romanzo breve (53 pagine) - C’era una sola possibile via di fuga, per quanto assurda. Il grande albero che non smetteva di crescere
Tra gli alberi del Comune ce n’è uno tutto striminzito adottato da Peppino Cassano che non segue le leggi della natura. Perché cresce di diversi metri ogni poche ore, e così tanto da diventare pericoloso. Bisogna abbatterlo.
Però non si fa in tempo, perché in città succede qualcosa di tragico e inspiegabile. Il grande albero di Peppino è l’unico posto sicuro. Qualcosa che rappresenta una via di fuga e di salvezza per le persone che sono riuscite a sopravvivere alla tragedia, e che iniziano la scalata del grande albero.
Lorenzo Iacobellis vive a Bari. Attualmente in pensione, ha lavorato nel settore della riabilitazione psichiatrica dei malati di mente. Ha scritto i suoi primi racconti oltre quattro decenni orsono, pubblicando su Galassia, Nova SF* e altre riviste, professionali e amatoriali (tra queste ultime si ricorda The Time Machine di Padova). Nel 1981 ha vinto il premio Tolkien con il racconto Mondo incompleto e ha cominciato a collaborare con le pubblicazioni dell’editore Solfanelli. Per circa quindici anni ha scritto sul quotidiano di Bari La Gazzetta del Mezzogiorno articoli di attualità e cultura e numerosi racconti. Di seguito ha pubblicato parecchi racconti con Elara, tra cui La sabbia di Gerusalemme, L’annichilimento di Calatrava e Le rovine di Manfredonia, ed è apparso anche su Fantascienza.com, in una rubrica curata da Vittorio Catani, in cui si ripubblicavano racconti di autori italiani storici. Con Delos Digital ha pubblicato, negli ultimi tempi, una decina di racconti lunghi in e-book, tra cui Il migrante solitario, La sindrome di Lilliput e, più di recente, Nei dintorni di Darwin, Ludovico l’Ignoto, I coloni dell’universo su Urania Millemondi, il racconto Altri soli, altri animali, altri alberi. Un altro mondo.
Tra gli alberi del Comune ce n’è uno tutto striminzito adottato da Peppino Cassano che non segue le leggi della natura. Perché cresce di diversi metri ogni poche ore, e così tanto da diventare pericoloso. Bisogna abbatterlo.
Però non si fa in tempo, perché in città succede qualcosa di tragico e inspiegabile. Il grande albero di Peppino è l’unico posto sicuro. Qualcosa che rappresenta una via di fuga e di salvezza per le persone che sono riuscite a sopravvivere alla tragedia, e che iniziano la scalata del grande albero.
Lorenzo Iacobellis vive a Bari. Attualmente in pensione, ha lavorato nel settore della riabilitazione psichiatrica dei malati di mente. Ha scritto i suoi primi racconti oltre quattro decenni orsono, pubblicando su Galassia, Nova SF* e altre riviste, professionali e amatoriali (tra queste ultime si ricorda The Time Machine di Padova). Nel 1981 ha vinto il premio Tolkien con il racconto Mondo incompleto e ha cominciato a collaborare con le pubblicazioni dell’editore Solfanelli. Per circa quindici anni ha scritto sul quotidiano di Bari La Gazzetta del Mezzogiorno articoli di attualità e cultura e numerosi racconti. Di seguito ha pubblicato parecchi racconti con Elara, tra cui La sabbia di Gerusalemme, L’annichilimento di Calatrava e Le rovine di Manfredonia, ed è apparso anche su Fantascienza.com, in una rubrica curata da Vittorio Catani, in cui si ripubblicavano racconti di autori italiani storici. Con Delos Digital ha pubblicato, negli ultimi tempi, una decina di racconti lunghi in e-book, tra cui Il migrante solitario, La sindrome di Lilliput e, più di recente, Nei dintorni di Darwin, Ludovico l’Ignoto, I coloni dell’universo su Urania Millemondi, il racconto Altri soli, altri animali, altri alberi. Un altro mondo.