L'uso delle sostanze descritte in questo testo è diffuso in tutto il mondo, e così si diffondono in tutto il mondo il bene e il male che esse son capaci di fare. Non vi è dubbio che una parte del bene è l'effetto delle azioni eccitanti, che molte di esse possiedono, varie in ciascuna per grado, forma ed essenza. Nello svolgersi rumoroso, assillante, travolgente della vita noi abbiamo bisogno di supplementi perché le energie che nutrono le funzioni del nostro organismo si mantengano al livello richiesto. Tali sostanze, stimolanti ed eccitanti, che adempiono il loro ufficio valorizzando il sistema nervoso, si trovano nel mondo esterno, avendo una provenienza diversa. L'uomo introduce alcune di esse senza saperlo ad es., in forma di oli eterei, contenute nelle spezie e nelle piante aromatiche. In tal caso se anche le suddette azioni vanno qualche volta al di là dello scopo, ovvero mettono in pericolo o anzi danneggiano le funzioni del cervello o quelle di altri organi. perché è debole l'organismo che le assume, o perché vengono usate in modo irragionevole, assai probabilmente la riparazione ha luogo più facilmente perché non esiste il desiderio morboso di consumarle in dosi sempre maggiori e la cessazione dell'uso di esse non dà luogo a disturbi notevoli. Ciò vale non solo ad es. per le sostanze del tipo della caffeina, ma anche per quelle droghe voluttuarie che in qualità di eccitanti innocui vengono utilizzate in molte parti del mondo. Oltre al gruppo delle droghe eccitanti, più o meno potenti, sono diffuse in tutto il mondo anche le droghe stupefacenti usate a scopo voluttuario e quindi è diffuso anche il male che producono poiché sono capaci di dominare con demoniaca violenza non solo gli individui la cui volontà è debole dall'origine. Il numero di questi infelici va aumentando ogni giorno. La loro rovina (trattisi pure di migliaia d'individui) non ha importanza al cospetto della grandiosa vicenda dell'universo. Ma anche il fatalista scevro di un ipersentimentale altruismo non può sottrarsi all'impressione che questo aumento del consumo delle sostanze narcotiche, se dovesse continuare nelle stesse proporzioni in cui ha avuto luogo negli ultimi cinquant'anni, verrebbe a costituire una sciagura mondiale, le cui conseguenze finirebbero col toccare in questo o quel modo ciascuno di noi. Io ritengo che se si vuole ottenere un rallentamento per quanto piccolo dei progressi del male è necessario che coloro ai quali è finora spettato il compito di combatterlo si procurino maggiori cognizioni e specialmente maggiore esperienza della vita. Se deve riuscire la lotta da un lato contro la cupidigia dei mercanti privi di scrupolo, che finora hanno venduto le specialità narcotiche peggiori senza trovare alcuna seria proibizione, dall'altra contro l'attività morbosa dei soggetti dominati dalla passione, son necessarie ben altre forze che quelle poliziesche. Le direttive sono accennate in questo libro, ch'è il frutto d'una lunga esperienza di natura pratica.