Una ricostruzione storica della vicenda del Laboratorio teatrale integrato Piero Gabrielli di Roma: dall’idea di teatro integrato, aperto a ragazzi disabili e non, alla realizzazione del laboratorio nel 1981, perseguita con passione da Piero Gabrielli, fino agli anni del consolidamento.
Con lo sguardo di una teatrante e formatrice, che si occupa di pedagogia e inclusione, l’autrice delinea gli aspetti metodologici salienti per un’ipotesi di trasferibilità della buona prassi.
Un’occasione per ripercorrere l’evoluzione del diritto alla piena partecipazione da parte delle persone disabili attraverso il gioco del teatro e per riflettere sul potere dell’arte di far vedere le diversità oltre gli schematismi socio-culturali, i pregiudizi e i facili pietismi.
Con lo sguardo di una teatrante e formatrice, che si occupa di pedagogia e inclusione, l’autrice delinea gli aspetti metodologici salienti per un’ipotesi di trasferibilità della buona prassi.
Un’occasione per ripercorrere l’evoluzione del diritto alla piena partecipazione da parte delle persone disabili attraverso il gioco del teatro e per riflettere sul potere dell’arte di far vedere le diversità oltre gli schematismi socio-culturali, i pregiudizi e i facili pietismi.