Generalmente si ritiene che le principali forme dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione colpiscano le persone di sesso femminile e, in particolar modo, le adolescenti e le giovani donne, ma a ben vedere, in realtà, in base a quanto si rileva dai dati di ricerca viene ad emergere un quadro che risulta molto più complesso e articolato, ove, in tutti i casi, ancora attualmente i ragazzi e gli uomini affetti da un disturbo alimentare sono relegati in un angolo, nell’ombra.
Questo lavoro è teso ad esplorare da molteplici vertici una tematica che sembra lontana dalla vita ordinaria -ed è ancora attualmente poco indagata anche all’interno del campo di studi che si occupano dei disturbi alimentari-, cioè un lato della luna che, pur esistendo, spesso non è considerato, poiché più celato allo sguardo comune rispetto al lato più luminoso. Tale lato della luna, più nascosto e misconosciuto, è il lato maschile di tali manifestazioni di sofferenza. In special modo, il presente lavoro è rivolto a comprendere in modo più approfondito il rapporto peculiare che i giovani ragazzi affetti da tali disturbi intrattengono col cibo e col corpo, e che quindi si cela dietro tali manifestazioni peculiari di sofferenza.
Tramite il percorso proposto si è cercato di compiere un viaggio di ricerca e di scoperta in terre ancora ad oggi poco esplorate, ove è possibile ritrovare alcuni cavalieri che, dotati di una fragile armatura e di un equipaggiamento poco adeguato, errano alla ricerca di un’identità, di sicurezza, di valore, di riconoscimento, tendendo la mano e lo sguardo verso ideali alquanto altisonanti.
Quando si parla di questo tema enigmatico sono diversi e molteplici gli aspetti ancora poco chiari e scarsamente illuminati.
Lungo il tragitto, il fenomeno è stato preso in considerazione adottando differenti vertici teorici, ma mantenendo al contempo una stessa chiave di lettura generale di riferimento, cioè quella focalizzata sulla ricerca delle radici evolutive e relazionali dei fenomeni indagati. Si è inoltre cercato di ancorare quanto esposto andando a scandagliare i risultati di ricerche empiriche svolte sulle tematiche di volta in volta affrontate.
Questo lavoro è teso ad esplorare da molteplici vertici una tematica che sembra lontana dalla vita ordinaria -ed è ancora attualmente poco indagata anche all’interno del campo di studi che si occupano dei disturbi alimentari-, cioè un lato della luna che, pur esistendo, spesso non è considerato, poiché più celato allo sguardo comune rispetto al lato più luminoso. Tale lato della luna, più nascosto e misconosciuto, è il lato maschile di tali manifestazioni di sofferenza. In special modo, il presente lavoro è rivolto a comprendere in modo più approfondito il rapporto peculiare che i giovani ragazzi affetti da tali disturbi intrattengono col cibo e col corpo, e che quindi si cela dietro tali manifestazioni peculiari di sofferenza.
Tramite il percorso proposto si è cercato di compiere un viaggio di ricerca e di scoperta in terre ancora ad oggi poco esplorate, ove è possibile ritrovare alcuni cavalieri che, dotati di una fragile armatura e di un equipaggiamento poco adeguato, errano alla ricerca di un’identità, di sicurezza, di valore, di riconoscimento, tendendo la mano e lo sguardo verso ideali alquanto altisonanti.
Quando si parla di questo tema enigmatico sono diversi e molteplici gli aspetti ancora poco chiari e scarsamente illuminati.
Lungo il tragitto, il fenomeno è stato preso in considerazione adottando differenti vertici teorici, ma mantenendo al contempo una stessa chiave di lettura generale di riferimento, cioè quella focalizzata sulla ricerca delle radici evolutive e relazionali dei fenomeni indagati. Si è inoltre cercato di ancorare quanto esposto andando a scandagliare i risultati di ricerche empiriche svolte sulle tematiche di volta in volta affrontate.