Da questo orizzonte prende le mosse il racconto della Passio Christi dei Vangeli e il commento in versi, l’allargamento, la lettura dei “segni” che il poeta propone, in un’ottica che guarda in avanti additando la prospettiva salvifica del cristianesimo che, nello stesso tempo, è accettazione e superamento del dolore sino alle sue più crude conseguenze, nella certezza che tutto ha un senso e che il senso si verrà poi piano piano dipanando quando “tutto è compiuto” e anche l’assenza stessa di Dio acquisterà senso e si rivelerà Provvidenza.