I brindisi felici non sono mai fatti da soli, a differenza dei brindisi tristi. I brindisi felici vogliono l’amicizia, che li prepari e li accolga. A volte l’amore, nascente e desideroso di essere consumato. Perché fanno risuonare i cuori insieme. Gettano ponti fra le anime.Tutta la poesia classica ha celebrato le meraviglie dell’ebbrezza che crea la condivisione. Dai Greci eternamente banchettanti ai Latini eternamente annoiati dal grigiore della vita.E via via, lungo le strade che portano alla modernità, l’eco dei brindisi felici e in qualche caso predisponenti ad un passionale “secondo tempo”ha percorso tutte le civiltà: gli Arabi con le loro liriche serene, i medioevali frequentatori delle taverne, fino ai grandi e tormentati poeti dell’Ottocento europeo, per arrivare al canto dei contemporanei, il focoso D’Annunzio e l’elegiaco Neruda.Una lieve ed essenziale antologia come questa non vuole certo essere esaustiva, ma accennare al tema e cantarne qualche strofa con il ritornello, lasciando al lettore il piacere di continuare il gioco.E poiché il buon vino prepara all’amore,rafforza e allo stesso tempo raffinal’eros- depurandolo, rendendolo piùsensibile e sensuale, giocoso - nonpoteva mancare in questo libro una doverosa appendice più “tecnica”. Un piccolo manuale che risponda alla fatidica domanda: si può sedurre con il vino? L’esperto sommelier Roberto Bellini assicura di sì, a patto però di saperlo scegliere. Perché ogni vino ha una sua personalità: che si deve adattare, modellare come un abito all’altra/ altro da conquistare.Monaldo D’Antonio è un appassionato di vini e connoisseur, oltre che giornalista e critico letterario. Ama la grande poesia e il buon vino in uguale misura.