Con quali parametri misuriamo il nostro benessere? Su cosa possiamo puntare per condurre una buona esistenza? Quanto ognuno di noi può incidere nel determinare il successo o l’insuccesso della propria vita? In particolare, nella costruzione del successo personale e professionale contano i talenti? A questa ultima domanda in genere rispondiamo affermativamente, salvo poi rimanere incerti quando dobbiamo riconoscere ed elencare i nostri. L’autore, formatore e coach, scrive una favola che ha come protagonista una rana, Lara, alle prese con infelicità e frustrazione che stanno soffocando la vita nello stagno in cui sta con le compagne. Attraverso le loro avventure ne esplora significati e implicazioni; offre ai lettori un bel po’ di spunti per avviare una riflessione personale e individuare e coltivare i propri talenti e quelli delle persone che ci vivono accanto (partner, figli, amici e familiari), ma anche di coloro che lavorano con noi e per noi (studenti, colleghi e collaboratori). Per diventare esploratori di se stessi, per scoprire la vera natura di quel bene prezioso che sta nel profondo di sé: un dono da coltivare in ogni stagione della vita. Per chi a ogni età raccoglie le sfide del presente e vuole spendersi con generosità, credendo nella bellezza e nella responsabilità del proprio talento.