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Il percorso di questo scritto, articolato in quattro capitoli e un epilogo, è un'immagine narrativa e concettuale del sentiero storico del pensiero considerato sotto un aspetto filosofico e logico relativo al mondo occidentale che conduce a un rifondamento della filosofia ponendo in atto quella rivoluzione copernicana di Immanuel Kant che era un prodotto sospeso sull'«a priori». Il vero innovamento è stato portato da Hegel, e detratto il fatto che un essere umano è legato al suo tempo si può filosoficamente ipotizzare che forse Hegel sia vissuto e si sia espresso troppo in anticipo per i…mehr

Produktbeschreibung
Il percorso di questo scritto, articolato in quattro capitoli e un epilogo, è un'immagine narrativa e concettuale del sentiero storico del pensiero considerato sotto un aspetto filosofico e logico relativo al mondo occidentale che conduce a un rifondamento della filosofia ponendo in atto quella rivoluzione copernicana di Immanuel Kant che era un prodotto sospeso sull'«a priori». Il vero innovamento è stato portato da Hegel, e detratto il fatto che un essere umano è legato al suo tempo si può filosoficamente ipotizzare che forse Hegel sia vissuto e si sia espresso troppo in anticipo per i concetti da lui elaborati e forse non bene intesi dai suoi allievi, i quali restavano ancorati, seppure in disaccordo, alla relazione kantiana soggetto-oggetto, nella quale entrambi (soggetto e oggetto) sono oggetti distinti della mente nell'attenzione della mente, così che la soggettività cerca nell'oggettività la conferma di se stessa con un rimbalzo continuo fino a generare il dubbio dell'irrazionalismo, che è stato un dibattito filosofico interno alla filosofia tra la fine del XIX secolo e la metà del XX.
La “ragione”, sovente in questo scritto denominata con due distinte accezioni come “ragione” dell'individuo contrapposta alla “Ragione” quale contesto dell'agone esistenziale, ha assunto a grandi linee l'aspetto di un diritto normativo entro il quale fare valere ragioni, e semplicemente considerando la ricorsività in questa frase della parola “ragione” si può cominciare a evincere come ciò sia un ambito, un luogo del concetto che non ha un altrove, poiché fuori dalla Ragione non esistono ragioni, e questo ambito è generato e sostenuto dal pensiero quale ente assoluto in sé, nel bene come nel male.
Negli aspetti del confronto pensiero-realtà quest'ultima si presenta come una oggettività che riverbera una funzione meccanicistica, e questa funzione nell'ambito umano assume l'aspetto di una macchina invisibile che produce cause e ragioni come le conseguenze che producono altre cause e altre ragioni: in qualunque situazione gli umani riproducono questa macchina senza potersene astenere dal contribuirvi, poiché ciò che è pensiero è sempre ciò che è reale per il pensiero stesso, errori inclusi, così