Carlo, un maestro di pianoforte, e Lucia, la sua allieva prediletta: due vite legate tra loro dall'amore per la musica e da un intenso rapporto di seduzione intellettuale. Un momento, un istante di debolezza e le loro vite cambieranno per sempre. Dopo Cactus. Otto storie di crimine, Mannucci ci rende partecipi di un'altra vicenda giudiziaria, ma soprattutto umana: la descrizione analitica di un senso di colpa coltivato con masochismo, che progressivamente finisce per condizionare un'intera esistenza, oscillante tra rimorso e impossibilità di rimediare. Una storia aspra e potente che colpisce e disorienta il lettore come un pugno nello stomaco.