Il riscatto della lingua popolare
Il Malmantile racquistato, poema eroicomico in dodici canti, prende il nome da un vecchio castello presso Firenze. Il poema, infatti, ispirato a due novelle del Cunto de li cunti del Basile, narra in dodici canti in ottava rima la fantastica contesa tra Celidora e Bertinella per il reame di Malmantile, castello ora scomparso e allora diroccato e privo d'abitanti nei pressi di Signa. Il poema è ricco di motti e proverbi fiorentini e della vivacità, comicità, malizia del parlare popolare. Inoltre, è corredato da note di Puccio Lamon, ricche di erudizione linguistica e folcloristica.
Il Malmantile, nato come una parodia della Gerusalemme liberata, fu in seguito ammesso dall’Accademia della Crusca fra i «testi di lingua».
Il Malmantile racquistato, poema eroicomico in dodici canti, prende il nome da un vecchio castello presso Firenze. Il poema, infatti, ispirato a due novelle del Cunto de li cunti del Basile, narra in dodici canti in ottava rima la fantastica contesa tra Celidora e Bertinella per il reame di Malmantile, castello ora scomparso e allora diroccato e privo d'abitanti nei pressi di Signa. Il poema è ricco di motti e proverbi fiorentini e della vivacità, comicità, malizia del parlare popolare. Inoltre, è corredato da note di Puccio Lamon, ricche di erudizione linguistica e folcloristica.
Il Malmantile, nato come una parodia della Gerusalemme liberata, fu in seguito ammesso dall’Accademia della Crusca fra i «testi di lingua».